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Gli auguri del Sindaco per il nuovo anno scolastico

Con l'avvio del nuovo anno scolastico 2018-2019, il sindaco Domenico Nisi ha voluto rivolgere il suo personalissimo augurio ai bambini, ragazzi, giovani ed all'intero mondo della scuola.

Di seguito la lettera aperta di Nisi.

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Messaggio Sindaco inizio A.S. 2018-19 

 

Cari bambini,

siamo al principio di un nuovo anno scolastico.

Questo momento è molto importante per ciascuno di voi. Sono certo che nel vostro cuore c’è tanta nostalgia delle vacanze, ma anche entusiasmo, propositi e curiosità. Queste ultime tre cose, bambini, sono gli ingredienti segreti del successo. Vi do un consiglio: sappiate riconoscerli nel vostro cuore e teneteli stretti. Forse l’inizio dell’anno scolastico è un momento così importante non solo per voi. È  infatti, un momento carico di nostalgia, entusiasmo, propositi e progetti anche per gli insegnanti, per i genitori e persino per me, che sono il Sindaco del nostro paese, e per le persone che mi aiutano nel mio lavoro. Da un anno scolastico, infatti, tutta la comunità cittadina si aspetta molto. Ci si aspetta, soprattutto, che voi bambini cresciate bene e che diventiate sempre più capaci di capire come è fatto il mondo che abitiamo e ci si aspetta che sappiate riempirlo di speranze nuove: una cosa, questa, che soltanto i bambini sanno fare davvero bene! Ho una preoccupazione che voglio confidarvi: quando leggo i giornali, guardo i telegiornali o scorro le pagine web, mi chiedo come l’immensa complessità del mondo arrivi ai vostri occhi, che cosa dice al vostro cuore, che cosa pensate voi degli adulti quando litigano anche di fronte alle tragedie più grandi, come per esempio il crollo di un ponte; mi chiedo che cosa pensate degli adulti che anche quando c’è gente che sta male e che potrebbe anche morire si comportano come se avessero altro da fare, come se ci possa essere qualcosa di più urgente e importante in quel momento del fare in modo che chi sta male stia meglio.

Non spaventatevi bambini, non abbiate paura di guardarlo il mondo, anche attraverso il lavoro che fate a scuola. E quando vi capiterà di vedere ciò che non vi piace, vi prego di ricordare quanto sto per dirvi: tutto il bene del mondo è depositato nel vostro cuore, perciò il mondo può sempre diventare migliore. La scuola esiste per questa ragione.

Auguro a voi buon anno scolastico e mi rivolgo ai più grandi.

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Cari ragazzi,

sono certo che per voi oggi la nostalgia delle vacanze prevale sui propositi e sulla curiosità di conoscere cose nuove. Lo so bene, perché me lo ricordo.

Ma è incredibile quanto in questo tempo la vostra esperienza scolastica sia importante, non solo per voi stessi e per il vostro futuro, ma per l’intera comunità a cui appartenete. Alla vostra età, la scuola è anche e soprattutto il luogo e il tempo della scoperta di voi stessi e degli altri. E mentre sentite sorgere nel vostro cuore il senso di ciò che si chiama ‘dignità personale’, voi state insieme tutti i giorni e tutti i giorni fate esperienza concreta di ciò che per noi adulti restano soltanto parole astratte: valore della diversità, uguaglianza dei diritti, pari opportunità, rispetto della dignità umana. In questo tempo nella politica e nella vita quotidiana gli adulti devono costruire modi nuovi per abitare gli stessi spazi, lo stesso mondo senza generare diseguaglianze e ingiustizie (pensate ancora una volta ai movimenti migratori), e sembra che non ci riescano, forse perché prigionieri di formule vecchie.

Per questo, noi adulti dobbiamo guardare a come voi riuscite a superare le difficoltà dello stare insieme, sui banchi di scuola, a come fate fronte alla fatica di conciliare il bene di ciascuno con il bene della classe, a come pensate che si possa tenere insieme la necessità dei ‘confini’ con il valore dell’universalità’.

Mentre vi auguro buon anno scolastico, ragazzi, vi invito a sentirvi preziosi, a sentire prezioso il vostro pensiero e i vostri sentimenti, preziosi per tutti e, soprattutto, per gli adulti.

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Breve, ma speciale, l’augurio che voglio rivolgere agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado: i giovani.

Questo inizio di anno scolastico, l’ultimo scorcio del 2018, porta con se due ricorrenze: il ‘68 e il ‘78. Le ricostruzioni storiche e le celebrazioni, a mio parere, avrebbero dovuto accendere su di voi la luce di riflettori nuovi.

Si tratta, infatti, di cinquanta anni dal più grande movimento di contestazione giovanile e quarant’anni dalla morte di Aldo Moro, dell’uomo che seppe prima e più di chiunque altro guardare proprio a quei giovani con rispetto profondo, riconoscendo legittimità alle loro idee, valore alle loro visioni e la necessità urgente di un dialogo autentico fra le generazioni.

Tutto qui, cari giovani, il mio augurio per questo anno scolastico: vivetelo con serietà (la serietà, sappiate, a volte diverte molto di più del ‘puro divertimento’), perché al nostro presente non manchi sia il protagonismo delle vostra intelligenza, sia quel dialogo autentico che mai prese forma.

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Ai Dirigenti, a tutti gli insegnanti, ai genitori e a quanti lavorano per la scuola e per l’educazione auguro un buon lavoro che nutra speranze, promuova l’intelligenza delle relazioni, incoraggi il protagonismo, ed esalti la forza del dialogo.

 

dalla Residenza Municipale, 17 Settembre 2018

Domenico NISI

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